Il libro “Dal Capo Mastro Isidoro alla Ceramica Pera”
Disponibile sia in formato cartaceo che elettronico (per smartphone, tablet, e-reader, computer).
PRESENTAZIONE
Una ricerca lunga e paziente condotta scavando in diversi archivi pisani, frugando nella memoria alla ricerca dei propri ricordi d’infanzia e dei residui di una tradizione orale trasmessa in famiglia, ricercando manufatti sui banchi dei mercatini di mezza Toscana e nella cerchia dei parenti ‘più conservatori’: è con questi ingredienti che Giuseppe Favilli ha ricostruito l’attività della «fabbrica di terraglie» fondata da Angelo Pera nel 1859 e attiva per quasi un secolo, fino al 1954. Un’operazione resa particolarmente complessa dalla perdita di due fonti fondamentali: l’archivio aziendale, disperso con la cessazione dell’attività, e le strutture edilizie e produttive, cancellate dall’espansione dell’abitato che ha com- pletamente modificato il volto della strada ove la fabbrica sorgeva (l’ottocentesca «via traversa che va all’Arno», odierna via Rainaldo) negli anni Sessanta del No- vecento, quando l’archeologia industriale – che oggi in un complesso del genere troverebbe ampia materia di studio – stava appena muovendo i primi passi in Inghilterra. E i motivi che hanno spinto l’autore a intraprendere l’impresa sono dichiarati nelle pagine introduttive: un atto d’amore per la mamma Anna Pera, figlia di due degli ultimi proprietari, e la volontà di sottrarre all’oblio «questa fab- brica pisana, quasi centenaria, che nel pieno del suo sviluppo ha occupato quasi 140 maestranze».
Gabriella Garzella
Questo libro è il risultato di una ricerca svolta dall’autore sulla base di documenti d’archivio, fonti orali e ricordi personali, distesa su quasi un secolo di attività della Ceramica Pera (1859-1954) che, insieme ad altre fabbriche del settore, ha caratterizzato il sobborgo, oggi quartiere, di San Michele degli Scalzi. Attraverso un percorso cronologico, se ne racconta la nascita, il massimo splendore a cavallo tra l’Ottocento ed il Novecento, le difficoltà di tutto il settore ed il declino. Oggi di tutto questo fermento produttivo del quartiere non rimangono che un nome, la Piazzetta della Ceramica, e poco più di una ciminiera mozzata, a testimonianza della profonda trasformazione del suo territorio.
Giovanni Berti
Potete leggerne una anteprima su: http://www.edizioniets.com/Priv_File_Libro/2699.pdf
Oppure richiederlo sul sito dell’editore: http://www.edizioniets.com/scheda.asp?n=9788846742285
Il libro è stato presentato il 16 maggio 2015 presso la Biblioteca Comunale di Pisa SMSBiblio.
Nello stesso anno ha partecipato al premio letterario Sant’Ubaldo istituito dal Comitato organizzatore dell’omonima festa in collaborazione con l’Università degli Studi di Pisa. Ne è risultato vincitore e l’autore è stato premiato il 20 maggio 2016 dalle mani del Sindaco di Pisa Marco Filippeschi ed alla presenza di altre autorità cittadine e rappresentanti del Comitato e dell’Università.